Cosa fare per il 12
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Cosa fare per il 12
volevo sapere, e questo è un buon posto dove fare domande, cosa si pensa di fare il 12 in vista dello sciopero generale.
Per me è necessario fare qualcosa di "forte" che rimetta il movimento al centro del dibattito, che ne so fare una serie di assemblee anche fuori da sociologia o occupare i mercatini di piazza fiera o altre cose del genere.
Per me è necessario fare qualcosa di "forte" che rimetta il movimento al centro del dibattito, che ne so fare una serie di assemblee anche fuori da sociologia o occupare i mercatini di piazza fiera o altre cose del genere.
matteo- Ospite
Re: Cosa fare per il 12
ho trovato in rete alcune cose sull'autoriforma dell'università uscite dall'assemblea del 15/16 novembre a Roma. Non so se a sociologia abbiano già fatto qualche assemblea per discutere e soprattutto divulgare i risultati, secondo me molto positivi, di quell'assemblea generale ma secondo me varrebbe la pena di organizzare (perchè no il 12?) un'assemblea generale pure a Trento per discuterne.
Per chiunque fosse interessato ai PDF del materiale sono scaricabili comodamente a questo link:
buona lettura.
mi auguro che il mio lavoro sul blog sia utile al movimento in caso contrario ditemelo.
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buona lettura.
mi auguro che il mio lavoro sul blog sia utile al movimento in caso contrario ditemelo.
matteo- Ospite
quel corteo piccolo piccolo
Ragazzi non prendiamoci in giro con frasi fatte o discussioni inutili su problematiche non fondamentali per il movimento ( che ci fossero o no i petardi ha la stessa importanza pratica o/e simbolica del fatto che ci fossero gli ombrlelli colorati),ma soprattutto smettiamola di lodarci e di aumentare in modo esagerato la portata degli eventi come si è fatto sul sito NO DAV.
Infatti non siamo in campagna elettorale e non abbiamo bisogno di convincere la cittadinanza e il mondo universitario a sostenerci mentendo sul numero e la composizione del corteo del 12, al contrario, soprattutto fra noi nei blog e nelle assemblee, dobbiamo essere il più possibile oggettivi e critici nei confronti della riuscita delle nostre iniziative.
Pertanto lasciatemi dire, non senza dispiacere, che quella di venerdi è stato si un corteo variopinto e costituito da una rappresentanza di quasi tutte le realtà in lotta di Trento ma sicuramente non è stato un momento di lotta generalizzata. Pochi erano gli studenti delle superiori e poco si è fatto per coinvolgerli prima e durante il corteo ( alcuni studenti non hanno partecipato seppur interessati perchè non erano a conoscenza dell'iniziativa ) e sul versante universitario c'erano ben poche facce nuove (quasi soltanto lo stimatissimo gruppetto di occupanti di sociologia).
Questo fa pensare o almeno dovrebbe far pensare che l'onda a Trento sta implodendo su Sociologia senza riuscire a dare slancio e coordinamento a una più efficace diramazione della protesta.
Portiamo la protesta fuori da Sociologia e torniamo come all'inizio a comunicare fra noi (gli studenti di ogni ordine e grado) e con la città.
Infatti non siamo in campagna elettorale e non abbiamo bisogno di convincere la cittadinanza e il mondo universitario a sostenerci mentendo sul numero e la composizione del corteo del 12, al contrario, soprattutto fra noi nei blog e nelle assemblee, dobbiamo essere il più possibile oggettivi e critici nei confronti della riuscita delle nostre iniziative.
Pertanto lasciatemi dire, non senza dispiacere, che quella di venerdi è stato si un corteo variopinto e costituito da una rappresentanza di quasi tutte le realtà in lotta di Trento ma sicuramente non è stato un momento di lotta generalizzata. Pochi erano gli studenti delle superiori e poco si è fatto per coinvolgerli prima e durante il corteo ( alcuni studenti non hanno partecipato seppur interessati perchè non erano a conoscenza dell'iniziativa ) e sul versante universitario c'erano ben poche facce nuove (quasi soltanto lo stimatissimo gruppetto di occupanti di sociologia).
Questo fa pensare o almeno dovrebbe far pensare che l'onda a Trento sta implodendo su Sociologia senza riuscire a dare slancio e coordinamento a una più efficace diramazione della protesta.
Portiamo la protesta fuori da Sociologia e torniamo come all'inizio a comunicare fra noi (gli studenti di ogni ordine e grado) e con la città.
matteo- Ospite
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